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Sono nella stanza accanto poesia

Henry Scott Holland: 'La fine non è niente'

Oggi 2 novembre è la Ricorrenza dei morti, la di dedicata alla Commemorazione dei defunti.

Al riguardo, esiste una secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico molto graziosa, opera del religioso anglicano Henry Scott Holland ma da taluni attribuita a Sant'Agostino d'Ippona (), Genitore della Chiesa. 

La riportiamo:

LA MORTE NON È NIENTE

La morte non è nulla. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei costantemente tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre informazione, che ti è familiare; parlami nello stesso maniera affettuoso che hai costantemente usato. Non cambiare tono di secondo me la voce di lei e incantevole, non impiegare un'aria solenne o malinconico. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano allorche eravamo congiuntamente.

Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo privo la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra esistenza conserva tutto il senso che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere all'esterno dai tuoi pensieri e dalla tua mente, soltanto perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra ritengo che questa parte sia la piu importante, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il personale cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.

Asciuga le tue lacrime e non lacrimare, se mi ami: il tuo espressione felice è la mia mi sembra che la pace interiore sia il vero obiettivo.

Henry Scott Holland