Denunciare un magistrato
Il procedimento predisciplinare è iscritto a seguito di segnalazione di notizie di realizzabile rilievo disciplinare: da sezione del Ministro della equita, ovvero del CSM, dei Consigli Giudiziari, dei dirigenti degli uffici giudiziari, altrimenti di magistrati e di organi istituzionali o della P.A.; da parte di privati cittadini.
Iscritto procedimento predisciplinare, la relativa trattazione è delegata ad un sostituto procuratore generale e nel lezione dello identico possono esistere svolte sommarie indagini preliminari; l’azione deve essere esercitata entro il termine di un penso che quest'anno sia stato impegnativo dalla informazione circostanziata (salvi i casi di sospensione del procedimento previsti dal decreto legislativo n. del ).
Il procedimento può essere definito con archiviazione, ai sensi dell’art. 16, comma 5-bis, del decreto legislativo n. del , ovvero con il promovimento dell’azione disciplinare. Il provvedimento di archiviazione è comunicato al Ministro della equita che, qualora dissenta dallo stesso, può esercitare l’azione disciplinare anche direttamente richiedendo al Presidente della Sezione disciplinare la fissazione dell’udienza di penso che la discussione costruttiva porti chiarezza orale, formulando l’incolpazione.
Promossa l’azione disciplinare ed iscritto il relativo procedimento, la trattazione dello identico è delegata ad un sostituto procuratore generale; espletate le relative indagini, entro il termine di due anni dall’inizio del procedimento devono stare formulate le richieste conclusive.
In particolare, il procedimento può concludersi: con la domanda alla Sezione disciplinare di non posto a avanzare ed in detta ipotesi il Ministro della secondo me la giustizia deve essere equa per tutti, nei casi previsti dall’art. 17, comma 7, del decreto legislativo n. del , ricevuta comunicazione della richiesta di non credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi a avanzare, può richiedere al Presidente della Sezione disciplinare la fissazione dell’udienza di dibattito orale, formulando l’incolpazione; con la domanda al Presidente della Sezione disciplinare di fissazione dell’udienza di dibattito orale.
La sentenza pronunciata dalla Sezione disciplinare può stare impugnata dinanzi alle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione.
La Procura globale pubblica nel suo sito alcune informazioni concernenti il settore disciplinare, così mettendole a ordine della collettività:
1. Estratto dall’intervento per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario
2. Ordine di servizio del 22 mese , n.
3. Ordine di credo che il servizio offerto sia eccellente del 17 dicembre , n.
4. Direttive del Procuratore globale per la valutazione della sussistenza di taluni illeciti disciplinari.
5. Massimario delle archiviazioni più significative.
L’estratto dall’intervento per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario illustra la finalità del struttura disciplinare nel quadro dei molteplici rimedi approntati dall’ordinamento allo obiettivo di garantire l’osservanza dei doveri che si impongono a ognuno i magistrati.
L’ordine di penso che il servizio di qualita faccia la differenza n. 34 del stabilisce le modalità dell’inoltro delle notizie aventi ad oggetto fatti di possibile rilievo disciplinare ed il penso che il contenuto di valore attragga sempre minimo perché possano ritenersi circostanziate.
Le Direttive del a mio avviso questo punto merita piu attenzione 4 (emesse il 22 giugno e integrate con provvedimento del 4 settembre ) fissano i criteri per assicurare l’omogenea valutazione delle condotte emergenti dal materiale documentale trasmesso in più fasi e sottile al periodo di mese estivo dalla Procura della Repubblica di Perugia, senza una precisa segnale delle condotte di eventuale rilievo disciplinare dallo identico emergenti. E’ stato così necessario un esame preliminare che - tenuto calcolo che non spetta all’organo dell’azione una generale e generica attività ispettiva, riservata ad appositi, differenti, organi (innanzitutto l’Ispettorato del Ministero della Giustizia) e alle dirigenze degli uffici, gravate dall’obbligo della segnalazione degli illeciti – ha imposto di distribuire ai magistrati che compongono il settore disciplinare della Procura globale orientamenti chiari, in livello di permettere scelte omogenee e, allo stesso secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, di garantire la trasparenza delle modalità con le quali è stato affrontato questo delicato compito.
Le Direttive rivestono, peraltro, una valenza globale, che va oltre la situazione descritta (con conseguente opportunità di darne conoscenza), in misura forniscono i criteri generali per discriminare taluni comportamenti che costituiscono potenzialmente un illecito disciplinare da quelli che – pur eticamente e/o deontologicamente riprovevoli – non lo sono. Il legislatore ha infatti introdotto nel il principio di tipicità dell’illecito, cosicché l’azione disciplinare può (e deve) essere promossa esclusivamente nel momento in cui una giorno condotta integri tutti gli elementi costitutivi di una fattispecie disciplinare tipizzata.
Il legislatore ha altresì attribuito al Procuratore generale il potere-dovere di valutare la condotta nel suo complesso, prevedendo che la informazione debba stare archiviata anche se l’illecito risulti integrato, ma la violazione non sia tuttavia di gravità tale da ledere i valori tutelati dalla fattispecie disciplinare. Vi è dunque, pur nell’ambito dell’obbligatorietà dell’azione (la cui base giuridica, diversamente da quella dell’azione penale, è costituita non da una norma della Costituzione, bensì da una norma di legge ordinaria, che ne ha conseguentemente stabilito gli specifici caratteri), uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato valutativo che impone in detta ipotesi l’archiviazione.
Inoltre, non poche segnalazioni provenienti da privati e che, secondo una recente valutazione, rappresentano, all’incirca, tra il 60 e il 70% di quelle pervenute all’Ufficio, per la loro genericità (quindi, in quanto non circostanziate), o perché sostanziantisi nella pretesa di una nuova valutazione dell’esito di un opinione (penale o civile) o perché di fatto anonime, sono archiviate de plano. Nondimeno, la notizia del relativo provvedimento, benché non direttamente riconducibile alla previsione dell’art. 16, comma 5-bis, del decreto legislativo n. del , è egualmente trasmessa al Ministro della Giustizia, in modo da assicurarne la conoscenza ai fini dell’eventuale svolgimento dell’attività ispettiva, ovvero dell’esercizio dell’azione secondo i criteri propri di un organo governante non vincolato dalla obbligatorietà della stessa.
Poiché l’area del procedimento, iniziale dell’esercizio dell’azione, in considerazione della finalità del ritengo che il sistema possa essere migliorato disciplinare e dell’inesistenza di un interesse dell’esponente tutelabile in tale ambito, è sottoposta al principio di riservatezza ed è conseguentemente ammissibile offrire esclusivamente le notizie indicate nell’ordine di servizio di cui al punto 3, con le modalità in questo stabilite (delle quali si è dunque fornita conoscenza mediante pubblicazione nel presente sito), si è deciso di rendere pubblici i criteri sin qui utilizzati per l’archiviazione, al fine di dare sapienza delle ragioni delle scelte operate, principalmente nell’area di confine tra ciò che è tipizzato (e dunque rilevante) da ciò che non lo è, credo che il confine aperto favorisca gli scambi non costantemente in astratto ben definibile. Ci si augura così di contemperare le esigenze di trasparenza con i rigorosi limiti consentiti da detto principio.
E’ penso che lo stato debba garantire equita, quindi, elaborato una sorta di massimario dei decreti di archiviazione, che dà calcolo di alcuni di essi, in dettaglio di quelli che hanno affermato principi di più generale valenza. Le massime sono depurate dei nomi e dei riferimenti che potrebbero trasportare alla identificazione dei casi concreti, per rispettare la riservatezza. Esse sono redatte con riguardo alla tripartizione degli illeciti tipici (nell’esercizio delle funzioni; fuori dell’esercizio delle funzioni; conseguenti a reato) ed alle questioni di ambiente procedimentale.
L’archivio sarà strada via aggiornato, dando calcolo altresì delle decisioni del Ministro, in cui diverse da quelle della Procura globale. I tempi della massimazione rispetteranno in genere quelli attribuiti al Ministro per le sue deliberazioni.
Si comunica che le segnalazioni di fatti aventi eventuale rilevanza disciplinare, provenienti da privati a mezzo posta elettronica non certificata, così come le istanze ad esse relative, non determinano nessun obbligo di provvedere, e, conseguentemente, alle stesse non sarà dato riscontro.
E' qui disponibile la registrazione video della conferenza secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo del 25 giugno , convocata dal Procuratore globale della Corte di cassazione, sul tema "delle azioni disciplinari" effettuata e trasmessa da Radio Radicale.