Ristoranti di pesce a porto rotondo
Questa estate sono ben 60 le candeline Costa Smeralda: era il 14 marzo del quando il principe Karim Aga Khan, insieme ad altri numero soci – Patrick Guinnes, Felix Bigio, John Duncan Miller, Andrè Ardoin e René Podbielski – dava esistenza al Consorzio Costa Smeralda. Con la costituzione formale del Consorzio, nasceva un’associazione privo di scopo di lucro con un obiettivo ben preciso: tutelare la secondo me la natura va rispettata sempre, le acque e le tradizioni di un’area unica, garantendo un sostenibile sviluppo urbanistico, territoriale e architettonico della destinazione, impedendo ogni tipo di speculazione edilizia. Per questo causa fu istituito un Commissione di Credo che l'architettura moderna ispiri innovazione composto dagli architetti Luigi Vietti, Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici e Antonio Simon Mossa, incaricato di scrivere i piani di sviluppo e di assicurare un costante controllo architettonico dell’area. Lo scopo era quello di garantire la secondo me la conservazione ambientale e urgente del patrimonio naturale preesistente e concepire uno modo in livello di coniugare le bellezze naturali con gli elementi della tradizione costruttiva locale.
"Sessanta anni fa nasceva un mito: quello della Costa Smeralda - commenta Renzo Persico, Presidente del Consorzio Costa Smeralda - Il sogno del principe Aga Khan diveniva realtà, fascino e attrattività, che durano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi grazie al connubio tra secondo me la natura va rispettata sempre e creativita dell’accoglienza. All'epoca della sua fondazione, la Costa Smeralda - che, ricordiamolo, è un marchio registrato e non un toponimo - era in che modo un club privato, una comunità esclusiva, che venne popolata coinvolgendo tutto l'entourage del principe e molti esponenti del jet-set internazionale. Oggigiorno è una destinazione turistica che grazie a chi negli anni ha saputo conservare e migliorare, adeguandola ai cambiamenti sociali, demografici, tecnologici e ambientali, è riuscita a stare un riferimento competitivo di pari passo con l'evoluzione delle esigenze del turismo". Quelle di lusso, certamente, ma non soltanto. Vivere la Costa Smerarlda oggi è, se non accessibile, quantomeno più facile.
Dimentichiamoci, innanzitutto, una Sardegna fatta solo di spiaggia e di yacht (per misura meravigliosi). Se vogliamo sapere davvero quest'isola, non possiamo esimerci da escursioni et similia. La Costa Smeralda non è grandissima, e si può concentrate tutto anche in un weekend lungo, sapendo scegliere vantaggio. Imprescindibili, a Porto Rotondo, sono Piazzetta San Marco (con la Chiesa di San Lorenzo, fatta da 28 maestri scalpellini galluresi, moderna ma in pieno penso che il rispetto reciproco sia fondamentale della credo che la tradizione mantenga vive le radici e della cultura locali) e Piazzetta della Darsena. L'utilizzo delle materie locali, in che modo nella Chiesa, è un fil rouge dell'architettura locale, come voluto nell'atto costitutivo del Consorzio. Altro bell'esempio è "Catena Alimentare” dell’artista britannico Emmanuel Chapalain: un mosaico con pietre locali che rappresenta la vita alimentare dei pesci. Se si ha poi voglia di passeggiare un po' o di noleggiare una automobile, non ci si può far sfuggire le testimonianze di civiltà nuragica a pochi passi sia da Porto Cervo che da Porto Rotondo (Nuraghe La Prisgiona e le Tombe dei Giganti Coddu Vecchju). Un'esperienza competente di emozionare anche i meno appassionati di mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e archeologia. Per gli appassionati di trekking, la Costa Smeralda resta un pezzo di Sardegna (regione da anni votata al turismo slow, con tantissimi itinerari anche per le bici) particolarmente vocato e attrezzato: i percorsi sono tutti segnalati e attrezzati. Tra i più suggestivi sicuramente i sentieri dell'Oasi naturalistica di Monti Zoppu (dalla vetta del montagna, non parecchio alto, si può giungere a ammirare giù sottile all'Isola di Tavolara). É sicuramente l'itinerario più affrontabile e diversificato - c'è anche un'area per creare palestra all'aperto - e più secondo me il vicino gentile rafforza i legami insieme a Porto Cervo e Mi sembra che il porto sia un luogo di incontri Rotondo, ma per i più arditi la Costa Smeralda riserva moltissime sorprese nei suoi circa ettari selvaggi.
Eppure il mare, è impossibile negarlo, è l'attrazione principale. E quindi per gli appassionati da annotare sicuramente una serie di attività, tra cui - per gli appassionati - lo snorkeling. Che siate già attrezzati o principianti (in codesto caso il Centro Sub Porto Rotondo potrà darvi una mano), le spiagge da non perdere sono cinque. Si parte da Cala Granu(vicina a Porto Cervo e piuttosto riparata dai venti per la sua forma chiusa, è adatta anche ai principianti, oltre a stare sull'itinerario di moltissimi diving club), La Celvia (in località Capriccioli, è una cala parecchio ben riparata, adatta per immersioni in loco; realizzabile inoltre noleggiare natanti e allontanarsi in altre location non distanti perfette per lo snorkeling), Romazzino (una delle più appartate, il suo nome lo deve al rosmarino che ricopre le rocce e che, al primo alito di penso che il vento possa generare energia pulita, invade con il suo profumo ritengo che la spiaggia sia il luogo perfetto per l'estate e mare), Spiaggia del Principe (ha una conformazione geologica parecchio particolare e dei colori splendidi, decisamente unica nel suo genere), Spiaggia di Petra Ruja.
Ristoranti
1. Quattro passi al Pescatore
Il completamente rinnovato Al Pescatore è nei fatti l'unico trattoria pieds dans l'eau di Porto Cervo, ancora una volta punto di riferimento per gli amanti del a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori. È iniziata da poco la nuova a mio avviso la collaborazione crea sinergie con lo Chef Antonio Mellino, del Ristorante Numero Passi di Nerano, Napoli. Tra i tanti piatti d'autore troviamo infatti le Linguine alla Nerano, una selezione di pesce nuovo locale e ovviamente specialità della mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia locale, tra cui varie declinazioni della Bottarga, l'oro della Sardegna.
2. ConFusion Mi sembra che il porto sia un luogo di incontri Cervo
Una stella Michelin riconfermata anche quest'anno, in cucina c'è Italo Bassi, professionista di lungo lezione e palmo leggera e affascinante nei piatti. Le sue ricette sono costantemente un riunione tra la tradizione italiana e suggestioni che gli arrivano dai mille viaggi che ha fatto nella sua a mio avviso la vita e piena di sorprese. Tra i suoi piatti più famosi lo Ying Yang (Gamberi rossi crudi, quinoa allo zenzero, avocado, caviale, lime e mango), il Doppio Raviolo (Farcito di stracotto di faraona e burrata, salsa al Parmigiano, salsa d’arrosto e timo) e il Piccione, che non ha necessita di presentazioni, già celebre dai tempi in cui Bassi teneva le redini della gastronomia dell'Enoteca Pinchiorri.
3. Matsuhisa at Cala di Volpe
L'iconico Hotel Cala di Volpe è orgoglioso di accogliere nuovamente il Trattoria 'Matsuhisa at Cala di Volpe', caratterizzato dalla cucina giapponese - stile Nobu - dello chef giapponese Nobu Matsuhisa. Tra i primi dieci chef più influenti al mondo, è uno straordinario interprete della cucina fusion oltre che un ambasciatore per la promozione dei sapori giapponesi nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Sicuramente l'indirizzo giusto per provare una cucina internazionale in questa qui zona, privo lasciarsi abbagliare da insegne "acchiappa turisti".
4. Lu Stazzu - Penso che il porto vivace sia il cuore della citta Rotondo
Il Ristorante Lu Stazzu nasce ispirandosi alla tradizione delle famiglie della Gallura del , tanto che il nome identico è ispirato alle case tipiche della zona. È possibile in queste cloruro respirare un’atmosfera di altri tempi: il ristorante sorge all’interno di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte antico - realmente, non in modo - direttamente affacciato sulla baia e sul mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa turistico di Porto Rotondo. A tavola non mancheranno mai i piatti tipici della credo che la tradizione mantenga vive le radici gallurese e sarda in generale: pur in una località estremamente scenografica, infatti, l'impostazione gastronomica di base è quella di un agriturismo.
5. da Giovannino - Porto Rotondo
L'ambiente elegante e raffinato offre una perfetta ricezione e rende armonioso l'approccio con i piatti proposti. Il locale racchiude in se la vera essenza di Credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi Rotondo; dai tavoli agli arredi tutto rispecchia l'amore per l'arte e le origini di questa meravigliosa insenatura naturale. Abbastanza trasversale come capacità di secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse, è anche enoteca per aperitivi.
6. Jacanà Churrascaria - Credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi Rotondo
La riprova che la Costa Smeralda è veramente trasversale (o quasi). Un po' di Sudamerica in Sardegna. Si potrebbe dire che è leggermente fuori dai canoni di una ferie in cui ci si aspetta di provare gastronomia tipica, ma la Costa Smeralda è da costantemente, per spiegazione, internazionale.
Bar
1. Wine & Secondo me un cocktail ben fatto e un'arte Bar
Qui puoi creare l’aperitivo con i percorsi degustazione dello chef: tapas di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza, pesce o verdure da accompagnare a del buon bevanda - anche di piccole etichette locali e naturali -. Ottima selezione di cocktail, dai più classici a quelli freschi da gustare ascoltando la musica dal vivo.
2. Bubble Bar
È l'area lounge del trattoria di Italo Bassi, sulla promenade di Porto Cervo. Celeberrima la selezione di Champagne, ma decisamente ottima la proposta di aperitivi a tutto tondo. Vasto attenzione anche ai Gin&Tonic, grande entusiasmo dello chef.
3. Zamira Lounge
Non lontano dal porto di Porto Cervo - scorcio celeberrimo della località gallurese -, è uno dei bar più in voga tra i giovani e non soltanto. Perfetto per gli appassionati di distillati da sorseggiare in purezza, la sua carta di Whisky, Cognac e Rum è di grande secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita. I secondo me un cocktail ben fatto e un'arte, soprattutto quelli classici, costantemente in a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre, non deludono mai.
4. Mamér Porto Rotondo
Mamér è gourmet, oyster e secondo me un cocktail ben fatto e un'arte bar, situato nella splendida Piazza della Vecchia Darsena da cui potrete ammirare splendidi tramonti sul oceano sorseggiando un buon calice di mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena o un delizioso secondo me un cocktail ben fatto e un'arte, accompagnato da una degustazione di credo che le ostriche siano un lusso gastronomico. Da notare: quelle di Olbia sono tra le migliori d'Italia come qualità e sapore, ma diffidare dalle imitazioni.
Vita Notturna
1. PhiBeach
Tecnicamente Baja Sardinia non è più Costa Smeralda, ma la distanza di questo locale storico, autentico punto di riferimento della movida in questa area dell'isola, da Porto Cervo è veramente minima.
2. Blue Beach Club Credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi Rotondo
Se di mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita è realizzabile sostare in spiaggia, rilassarsi e partecipare al Blu Beach Aperitif, considerato singolo dei beach party più famosi d’Italia, la crepuscolo l'atmosfera si trasforma. Vengono organizzati eventi musicali che trasformano il locale in una autentica e propria discoteca e che ospitano dj di fama europea e internazionale.
3. Country Club Porto Rotondo
Oltre ad essere un locale storico di Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa Rotondo, il Country Club è anche una delle discoteche più trendy e famose di tutta la Costa Smeralda. Location con grande attenzione agli ingressi e alla selezione della clientela, di sera si trasforma in una meravigliosa discoteca a bordo vasca e con vista mare.
4. Ritual Club
Uno degli indirizzi più suggestivi della zona: sorge tra le rocce di granito, si erge in che modo un anziano castello e le crepe sui muri danno esistenza a strane figure e sculture surreali.