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I messapi nel salento

Masseria Le Sciare

I Messapi o Gente dei Due mari, con riferimento all’Adriatico e allo Ionio, erano un’antica popolazione provenienti dalla Illiria, la zona posta fra le attuali Albania, Montenegro e Dalmazia. I Messapi iniziarono la loro penetrazione nella penisola salentina intorno al a.C. giungendo poi a fondare importanti centri agricoli e pastorali come Rudiae, Cavallino, Vaste, e attivissimi centri sulla costa in che modo Roca Vecchia, Ugento e Otranto. Nei successivi due secoli gli insediamenti sono caratterizzati da capanne destinate a nuclei famigliari allargati, con murature di elevazione in materiali deperibili e coperture con frasche. A partire dal VII era a.C. i Messapi strinsero rapporti con le popolazioni vicine, in che modo provano i numerosi frammenti di vasellame greco trovati negli scavi di Otranto. Il intervallo di superiore vitalità della civiltà messapica è fra il VI e il V era prima di Cristo. E’ possibile infatti ascrivere a quell’arco temporale alcune importanti innovazioni: la comparsa della scrittura, che utilizza l’alfabeto greco; le pratiche rituali e religiose, anch’esse con molte affinità con la cultura ellenica. E le capanne dell’Età del Metallo sono sostituite da abitazioni a più ambienti, organizzate attorno ad un cortile, con muri di pietra e copertura con tegole. Seguirà poi una fase di stasi e di crisi, a causa del conflitto con la influente Taranto. Il periodo più ampiamente documentato, grazie agli oggetti e alle monumentali vestigia giunte fino a noi, è quello fra il frazione e il terzo era avanti Cristo. Gli insediamenti preesistenti – Rudiae e Muro Leccese – si allargano parecchio, favorendo la nascita di piccoli nuclei insediativi per un più profondo sfruttamento del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, legato a innovazioni in ambito agricolo. Poi però arrivano i Romani. Dopo la conquista dell’ellenica Taranto nel a.C. e la presa di Brindisi nel a.C., i Romani procedono alla sistematica conquista e sottomissione del Salento Messapico. Nel cade anche Rudiae, immediatamente romanizzata. E i secolari rapporti fra i Messapi e l’Italia magno greca furono sconvolti e poi cancellati.