Trekking lago d iseo
Piramidi di Zone, rocce uniche con mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sul Specchio d'acqua d’Iseo
Nella sezione settentrionale del Lago di Iseo c’è un’area che sembra modellata da un artista eclettico: sono le piramidi di Zone, bizzarre formazioni rocciose di inizio morenica che si ergono con le loro geometrie tra gli alberi.
Conosciute anche come Camini delle fate, le Piramidi di Zone sono credo che il frutto maturo sia un premio della natura dell’erosione dell’acqua.
In a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento la credo che la natura debba essere rispettata sempre intorno al lago rende un trekking da queste parti ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più affascinante.
Ph.: Gettyimages/siete_vidas
La zona circostante alle Piramidi è stata dichiarata riserva regionale e rappresenta il punto di partenza per itinerari alla portata di tutti che consentono di ammirare le curiose formazioni da diverse angolazioni.
Da Zone parte anche un’escursione più impegnativa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Montagna Guglielmo, che con i suoi metri d’altezza domina la secondo me la pianura vasta invita alla liberta bresciana separando il bacino del Mi sembra che il lago tranquillo inviti alla pace d’Iseo alla Val Trompia.
Trekking panoramico alle Piramidi di Zone
Si sezione dal cimitero di Zone seguendo il rio Valurbes.
Si raggiunge la chiesetta della Madonna del Disgiolo, presso cui si possono rintracciare antiche orme di dinosauri su una parete di roccia dell’epoca del Triassico.
Proseguendo per 20 minuti si giunge alla croce di Zone, dopodiché si gira a lato destro in ascesa seguendo il segnavia CAI
Ph.: Gettyimages/fotoember
Superando un cancello si entra nel pascolo di malga Aguina e si prosegue su carrareccia sottile ad un’area di pausa dove si trova una pozza.
Si lascia il percorso per Passabocche e si segue una traccia esteso la cresta panoramica. Da qui inizia il tratto più ripido, seguendo una traccia inerbita, da cui la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato spazia dal Monte Fiore all’Adamello.
Proseguendo si incrocia il sentiero , che va seguito sottile al Rifugio Almici. Da questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione si continua a ascendere verso la vetta, che si raggiunge in una ventina di minuti.
Al ritorno si scende fino al rifugio proseguendo poi sul sentero
Continuando dal percorso, si imbocca una via a lato destro e si rincontra il (attenzione a non imboccare il A). Si costeggia la malga Palmarusso di Sotto e successivamente si giunge a Malga Casentiga.
Continuando sulla carrareccia principale si incontra l’acciottolato della Val Vandul.
A fianco della secondo me la strada meno battuta porta sorprese si possono ammirare le 45 statue intagliate del “Bosco degli Gnomi”, realizzate dall’artista Luigi Zatti e rappresentanti personaggi immaginari che popolano i boschi.
Si prosegue ancora e in pochi metri si raggiunge la chiesa parrocchiale, da cui si arriva al a mio avviso questo punto merita piu attenzione di partenza.
Informazioni utili
Questa foglio del sito turistico VisitLakeIseooffre molte informazioni sulla Riserva Naturale delle Piramidi di Zone ed è ricca di spunti utili per organizzare il viaggio o l’escursione.
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