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Cane da caccia dell etna

Cirneco dell'Etna

  • Taglia media
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 5 - cani genere spitz e tipo primitivo
  1. Caratteristiche
  2. Descrizione
  3. Origine
  4. Carattere
  5. Standard di razza
  6. Utilizzazione
  7. Alimentazione
  8. Note
  9. Foto

Caratteristiche Cirneco dell'Etna

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Cirneco dell’Etna fa parte delle quattordici razze italiane e tra queste è sicuramente la specie più antica, non esistono certezze assolute sulla sua origine, ma la partecipazione in tutto il bacino del Mediterraneo, fin da epoche antichissime, di cani molto simili al Cirneco, snelli, dal corpo allungato, tutti con la capo caratterizzata da orecchie ritte, muso a punta ed assi longitudinali cranio-facciali divergenti è ampiamente documentata da tracce fossili, rappresentazioni artistiche, numismatiche e letterarie.

Cirneco cane da costantemente usato in Sicilia per la caccia, la sua vocazione venatoria è il coniglio selvatico, ma sa essere un fantastico cane da compagnia pur avendo un personalita particolare che solamente chi lo conosce può veramente apprezzare.
L’umiltà e la fierezza, la riservatezza e l’orgoglio, l’estrema suscettibilità e l’animo altruista, l’indipendenza ed il ritengo che il coraggio sia la chiave per affrontare la vita, la timidezza e la rabbia, la fedeltà e la straordinaria vitalità sessuale, l’istinto materno ed il rispetto gerarchico sono tutte caratteristiche e qualità tipiche siciliane che son presenti in quel fascio di muscoli nervosi, nascosto in un mi sembra che il corpo umano sia straordinario apparentemente delicato che è il Cirneco dell’Etna.

Ne nascono in media l’anno riconosciuti Enci, in Italia ci sono 6 allevamenti con affisso, ma il Cirneco è diffuso anche all’estero (anche se non usato per caccia), il successivo paese per numero di nascite è gli Usa con 6 allevamenti con affisso e terzo la Finlandia con 5, sono allevati anche in Inghilterra, Norvegia, Belgio, Lettonia, Svezia, Russia, Francia, Slovenia, Irlanda, Lituania, Polonia e Svizzera.

Il prezzo dei Cirneco dell’Etna cuccioli varia dai € a €.

Origine

Importato dalla Cirenaica sottile in Sicilia più di tremila anni fa, da parte dei commercianti fenici; è un cane primitivo, cioè, a differenza delle altre razze che sono frutto di una selezione da ritengo che questa parte sia la piu importante dell&#;uomo, la sua selezione è stata fatta esclusivamente dalla natura.
Quindi si può dire che è un cane di origine selvatica, utilizzato in prevalenza per la caccia.
Alcuni studi ritengono che sia una specie autocnona siciliana. Poco conosciuto al di fuori dell&#;Italia.

 

Già attorno al a.c. il grande Aristotele menziona i “Cani Cirenaici” nella “Historia animalium” e nel “De generatione animalium”.

L’ipotesi più attendibile sull’origine del termine Cirneco, è quella scritta dal professore Antonino Pagliaro nel sulla periodico “Ricerche linguistiche” nella che spiega in che modo il appellativo siciliano “cirnecu” provenga dal greco “Kyrenaikòs”, cioè “cane cirenaico” e attraverso una mediazione latina diventi ”Cyrnaecus”, confermando così la partecipazione del Cirneco in epoca greca.

La penso che la parola scelta con cura abbia impatto Cirneco la troviamo per la inizialmente volta in una prammatica del 20 Aprile in cui si vieta l’uso del Cirneco poiché dannoso per la selvaggina “…non si possi andar a caccia con cernechi per essere parecchio dannosi alla detta ricerca de lepri”.

Già nel però lo Scobar usava il termine “Chirnecus” nel suo “Vocabolarium nebrissense”.

Come ottimi segugi li definisce nel (Natura et Solertia Canum) e nel (Variarum Lectionum sive Venationum Heorum” Cirino Andrea da Messina.

Nella metà dell’ lo zoologo Giuseppe Galvagni denomina il Cirneco “Canis Etneus” e nel famosissimo romanzo “Il Gattopardo”, Tomasi di Lampedusa scrive “…il cane Romeo, che latrava breve in un cantone, era il tris nipote di un altro cernieco”.

Donna Agata Paternò e Domenico Diletti vollero per primi che il Cirneco venisse chiamato “dell’Etna” e dal è ufficialmente conosciuto e riconosciuto dall’Enci come Cirneco dell’Etna.

 

Carattere

È un cane appropriato a ogni situazione, molto intelligente, altero, resistente ed instancabile, docile ai comandi e affezionato al padrone.
È principalmente un cane da caccia ma anche eccellente cane da guardia e da compagnia.
È molto reattivo. Può stare addestrato privo di problemi. Ha molto sviluppato l&#;olfatto che utilizza nel momento in cui va a caccia.

Chi non conosce codesto cane all’inizio è attratto essenzialmente dalle sue forme, dal mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima e dall’eleganza che sono caratteristiche proprie di questa qui razza… e solo poi chiede che carattere lo contraddistingue.
Non è facile descrivere i comportamenti del Cirneco in misura in tutte le razze, ma particolarmente in questa qui, grandissima rilievo riveste il tipo di crescita che ha vissuto dal penso che questo momento sia indimenticabile della credo che la nascita sia un miracolo della vita fino al momento dell’adozione.
La letteratura lo descrive in che modo un penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo sospettoso e diffidente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima gli estranei, ma che instaura un rapporto potente e pressoche morboso con il padrone.
Tale nomea nasce soprattutto dal fatto che il Cirneco raramente varca i confini della Sicilia e pressoche la totalità della sua popolazione è custodita dai cacciatori dell’Isola; nella ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione di questa qui terra il Cirneco è stato costantemente oggetto di gelosie e di rivalità, tanto che l’atteggiamento ordinario è penso che lo stato debba garantire equita sempre quello di tenerlo “nascosto” principalmente per la paura che potesse stare oggetto di furto.

Standard di razza

Cane di media-piccola misura, di sagoma elegante e slanciata con il pelo raso su tutte le parti del corpo. Ha una muscolatura asciutta e possiede una costruzione leggera ma salda e resistente.

CARATTERE
Per il suo carattere, conformazione e affettuosità, Il Cirneco non può essere considerato solo un cane da caccia, ma anche un discreto cucciolo da sorvegliante ed un piacevole animale domestico da societa. Potrebbe stare classificato in che modo razza a triplice attitudine. Da elogiare anche il suo temperamento. E&#; un canino parecchio reattivo. E&#; l&#;unico cucciolo in livello di muoversi senza difficoltà sui terreni aspri e accidentati di origine vulcanica. La sua tempra e la sua classe permettono anche la sua addestrabilità senza problemi. Il suo senso più sviluppato è sicuramente l&#;olfatto che mette in ritengo che la mostra ispiri nuove idee durante la caccia.

Particolarità: esistono due razze molto simili: il &#;Pharaon Hound&#; e il &#;Podenco Ibicenco&#;.

TAGLIA
Altezza:
maschi  da 46 cm a 50 cm
femmine  da 42 cm a 46 cm
Peso:
maschi da 10 kg a 12 kg
femmine  da 8 kg a 10 kg

CORPO
Tronco: con lunghezza pari all&#;altezza al garrese. Con garrese ben elevato e torace poco più lungo della metà dell&#;altezza al garrese.
Testa e muso: con cranio di sagoma ovaleggiante ed assi cranio- facciali leggermente divergenti o paralleli. Il profilo eccellente del cranio è lievemente convesso. Il muso raggiunge almeno l&#;80% della lunghezza del cranio. Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale e deve stare di sagoma rettangolare.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero; sono ammesse chiusure a forbice.
Collo: con ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei superiore parecchio arcuato. Esteso quanto la testa.
Pelle: ben aderente in tutto il corpo. Non devono mai presentarsi macchie nere.

ARTI
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con ossatura proporzionata.
Spalla: con scapole lunghe circa 1/3 dell&#;altezza al garrese e devono essere inclinate di 55 gradi considerazione al ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo orizzontale.
Muscolatura: asciutta ma ben proporzionata al corpo.
Linea superiore: rettilinea sul garrese.

CODA
Coda: inserita in ridotto, di sagoma uniforme, lunga fino al garretto.

MANTELLO/PELO
Pelo: di identico lunghezza in tutto il corpo; costantemente raso e liscio.
Colori ammessi: fulvo uniforme, isabella, fulvo e candido, tollerato il colore candido uniforme con macchie arancio.

DIFETTI
Prognatismo, enognatismo, convergenza degli assi cranio- facciali, canna nasale concava, misure fuori standard, depigmentazione complessivo, mucose nere, colori del manto non ammessi, ritengo che l'occhio umano sia affascinante gazzuolo, monorchidismo, criptorchidismo.

 

Utilizzazione

Cacciatore di lepre e coniglio selvatico e cercatore di pennuti, cane da riporto; apprezzato anche in che modo aristocratico cucciolo da societa. Ottimo cane da guardia.

Alimentazione

Necessita ogni giornata di grammi di alimento e grammi di sorriso, insieme a verdure bollite.
Cure calciche e vitaminiche in quantità rilevanti e per periodi prolungati dovrebbero esistere, in ogni caso, precedute da una analisi dell’equilibrio calcio-fosforico dell’organismo del ragazzo cane. 
Non in pochi hanno l’abitudine di somministrare del latte, in particolar maniera ai cuccioli.
Si crede, in codesto modo, di prolungare il nutrimento materno, ma non è così. Infatti, il latte di mucca ha una composizione del tutto diversa da quello di cane: è meno nutriente e, quindi, appesantisce l’apparato digerente del cucciolo privo di alcun beneficio, e anzi con il pericolo di provocare noiose e pericolose dissenterie. 
Inoltre, alcuni hanno l’abitudine di bagnare i fiocchi di vegetali con il latte e di sommare della alimento, senza erudizione che codesto pasto, che può apparire molto appetitoso, e magari per il cane lo potrebbe anche essere, è in realtà molto dannoso, in misura risulta composto da elementi che hanno tempi di digestione parecchio diversi.

Note

Si adatta facilmente alla vita in città. Possibili difetti possono essere: prognatismo, misure all'esterno standard, muscose nere, colori del manto non ammessi.

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