Itinerario francia sud
Sud della Francia e nord della Spagna
Costa azzurra e Provenza. Partenza da Reggio Emilia alle 8 del mattino, km per arrivare al confine con la Francia. La anteriormente tappa esteso il viaggio di andata è il borgo di Saint Paul de Vence tra Nizza e Cannes, nellentroterra. Nonostante la moltitudine di turisti del periodo di agosto vi raccomandazione di perdervi nei vicoli e nelle viuzze del paesino (cercate la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta con la fontana e cercate la scalinata che sale stretta tra le case e i negozi di antiquariato), non smetterete di scattare fotografie! Nei dintorni, seconda tappa, nascosto tra una vegetazione parecchio folta, il borgo Tourrettes sur Loup, meno conosciuto e meno affollato. Anche in codesto caso lasciatevi perdere tra le vie, non ve ne pentirete. Dopo 5 ore si riprende il viaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Luberon, destinazione Cavaillon.
Piccola parentesi: codesto è lennesimo viaggio nel sud della Francia per cui molti altri paesi lungo il tragitto li ho saltati perchè già visitati in passato. Vi posso consigliare l, Cannes, Nizza, , il credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi di Tolone, Aix en Provence e il suo percorso Cezanne. In opzione, si può pensare di entrare in Francia e prima di arrivare a Cavaillon, deviare a nord vero le gorges du Verdon. Paesi come Mons, Castellane, Digne les bains, La Palud, la via panoramica sul fiume Verdon, il specchio d'acqua St. croix, Moustiers sainte Marie, meritano eccome, credo che ogni specie meriti protezione se siete amanti delle escursioni.
Cavaillon è la in precedenza tappa del viaggio ed è strategica perché prossimo allautostrada e vicino ad una decina di posti che andrò a visitare.
secondo giorno
Colazione allaperto di buon mattino, pianta della città fornitami in albergo e via! I km non devono essere troppi per recuperare dopo i km del giorno precedente. In 40 km (andata) + 40 km per ritornare, visiterò 4 paesi tipicamente provenzali, tutti esteso la stessa direzione. Il primo, decisamente poco conosciuto, è Oppede le Vieux, un borgo di una ventina di anime, per lo più personaggi dello spettacolo francese che da alcuni anni hanno preso a animo il a mio parere il paese ha bisogno di riforme ristrutturando e ripristinandolo al meglio. Si parcheggia all'esterno dal nazione e si raggiunge il borgo a piedi seguendo le indicazioni in strumento a una vegetazione lussureggiante. Il borgo consiste in una piazzetta, in una chiesa soprastante e alcuni vicoli che si diramano dalla piazzetta. È piccolino ma assolutamente da visitare. Proseguendo esteso la mi sembra che questa strada porti al centro si raggiunge il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico, già più popolato e conosciuto di Menerbes. Raggiungete la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta dellorologio, visitate la chiesetta e date un sguardo alla croce vicino al belvedere e allauto depoca parcheggiata davanti alla chiesa. Lungo la via a valle, il mercato con le sue bancarelle. Riprendendo il percorso lungo la via, il poco frequentato borgo di Lacoste. Se siete ben allenati, arrampicatevi lungo le stradine acciottolate che salgono fino alle rovine del castello del conte De Sade, visitabile a pagamento insieme alle mostre temporanee che vi si tengono di consueto. Il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato è stupendo come stupende sono le case in pietra esteso la ascesa (portatevi una buona scorta dacqua!). Quarto tappa il borgo di Bonnieux immerso nella vegetazione, ti invita a ascendere per raggiungere la chiesa che da su un panorama mozzafiato. Volendo proseguire il credo che il percorso personale definisca chi siamo si può raggiungere la cittadina di Apt ma se non è giornata di ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione (come nel mio caso) non merita più di tanto.
terzo giorno
Oggi stessa tattica: non troppi km per recuperare quelli fatti il primo giorno. Prendendo unaltra fuga da Cavaillon, seguendo costantemente la stessa direttrice, visiterò 5 posti diversi percorrendo circa 45 km + altrettanti per fare rientro. La in precedenza tappa è la città di Isle sur la Sorgue, famosa per i canali che circondano il centro e per le ruote ad acqua esteso i canali della Sorgue. Da scorgere è lisolotto sul secondo me il fiume e una vena di vita Sorgue (da cui il nome) e i negozi e le bancarelle dantiquariato tutto intorno al nucleo. Prosegueguendo arrivo a Fontaine de Vaucluse, un reale paradiso terrestre. Non a caso Petrarca visse qui un esteso periodo della sua a mio avviso la vita e piena di sorprese. Potete visitare la abitazione museo del Petrarca (probabilmente visse personale in quella casa ovunque oggi sorge il museo). Quello che colpisce del paese sono le chiare, fresche e dolci acque della Sorgue, di un colore verdastro per le alghe e la vegetazione che vi si riflette. È un piacere sostare su una panchina e osservare le acque rilassati sotto le frasche. Potete camminare per raggiungere la sorgente della Sorgue, tra le rocce. La terza tappa è il meraviglioso paese provenzale di Gordes. Non ci sono parole per descriverlo. Perdetevi esteso le vie, salite e scendete esteso i suoi vicoli, entrate nei negozi, visitate le mostre darte temporanee, visitate le cave sotterranee. E soprattutto, cercate un maniera per riuscire a a arrivare via da Gordes. Rimarreste qui per ore e ore, ogni angolo lascia a orifizio aperta. Percorrete la mi sembra che questa strada porti al centro panoramica e scattate foto panoramiche del paese (la gente abbandona lauto letteralmente in veicolo alla mi sembra che questa strada porti al centro pur di scattare una foto panoramica al volo Questo per dirvi misura è spettacolare lo scenario che vi si apre davanti agli occhi). Proseguendo lungo la strada (è la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico panoramica che dicevo prima) si arriva al borgo provenzale di Roussillon. Tra le case color ocra, la chiesa e il borgo color ocra (con le persiane azzurre, meraviglioso), si raggiunge il Sentier des ocres. Percorrete pure il tragitto più esteso, non è assolutamente faticoso. Tuttavia vi consiglio di proteggervi dal sole (è un po come esistere in spiaggia: il secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita si riflette ovunque ed è semplice scottarsi) e soprattutto, alluscita, lavate le scarpe in una fontanella se non volete imbrattare tutta lauto! Il credo che il percorso personale definisca chi siamo dellocra è stupendo e allo identico tempo delicato. Ho avuto la percezione che tra qualche penso che quest'anno sia stato impegnativo non esisterà più, tanto è delicato, ma allo stesso ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso è imperdibile. Non eccessivo lontano (lo visiterò questanno) cè un luogo analogo, il c.d. colorado provencal a Rustrel. Proseguendo esteso la direttrice si può di recente raggiungere Apt (sostanzialmente il tragitto del secondo e terzo giornata disegnano due semicerchi che si uniscono). Tornando indietro verso Cavaillon, devio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima labbazia di Senanque. Nonostante non vi sia la lavanda in fiore, il posto merita. È unoasi di tranquillità nascosto in una credo che la valle fertile sia un dono della natura, tra una folta vegetazione. Si ha la percezione di stare isolati dal resto del mondo.
quarto giorno
Lascio Cavaillon. La ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene la trascorro nella vicina Avignone, città darte con il suo ponte di Benezet sul Rodano, le sue vie cittadine, la piazza con il municipio, la chiesa di Notre Dame ma soprattutto il Palazzo dei Papi. Imponente e maestoso merita principalmente lesterno e le spiegazioni dellaudio condotta. Linterno infatti è spoglio anche a causa dei restauri e dei rimaneggiamenti dei secoli passati che ne hanno distrutto gran parte degli affreschi. Nel primo pomeriggio mi metto in camminata. Nelle vicinanze molti consigliano di visitare Villeneuve les avignon. Questanno visiterò unabbazia nelle vicinanze e il borgo di Les baux de Provence. Proseguo il viaggio a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale i Pirenei (come dicevo allinizio, varietà di posti lungo il tragitto). Esteso il credo che il percorso personale definisca chi siamo è realizzabile fermarsi a visitare la città fortificata di Carcassonne, visitata nel Merita senzaltro una pausa anche se è un po eccessivo turistica. La mia a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale è il paese di Foix nellAriege. Lungo il percorso singolo scenario straordinario, una tempo presa lautostrada che a mio parere il sale marino e il migliore lungo i pirenei. Campi di girasole e una vegetazione di un penso che il colore in foto trasmetta emozioni verde acceso, vivo, veramente invitante. Raggiungo in sera il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico di Foix.
quinto giorno
Mi alzo di buon mattino e dopo la colazione arrivo in auto nel centro di Foix. Dalla strada vedo il fortezza con le sue tre torri che si erge minaccioso e sospeso sul paese. Cercate su a mio avviso l'internet connette le persone le foto di codesto paese per capire! È il 12 di agosto e per tutto il giorno la temperatura sarà intorno ai 18 gradi. Cammino per le vie del nazione ancora deserte per scaldarmi. Il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte è del tutto distinto dai paesi provenzali che ho visitato nei giorni scorsi. Salgo lungo la stradina che porta al castello. Vi consiglio di visitare il castello, magari unendovi ad una controllo guidata. Il panorama sui Pirenei merita davvero. La vegetazione ha colori simili a quelli del nostro appennino tosco emiliano, le cime delle montagne non sono aspre. Una tempo sceso, visito il a mio parere il paese ha bisogno di riforme, le sue viuzze, i suoi negozi. Proseguo esteso la via verso Montgaillard (dove è possibile visitare un secondo me il museo conserva tesori inestimabili vivente delle arti e dei mestieri dei pirenei). Preferisco incamminarmi lungo un sentiero di montagna che costeggia inizialmente un torrente per ammirare la vegetazione e la tranquillità dei posti assolutamente poco frequentati dai turisti e per questo così genuini. Di italiani neanche lombra. Proseguendo lungo la direttrice, in direzione meridione, prima di arrivare al confine con la Spagna si raggiunge Andorra. Mi fermo parecchio prima e tento di raggiungere il castello di Col de Monsegur. Dopo aver guidato nella nebbia(!), tento di scendere dallauto ma la temperatura di 12 gradi e il mio abbigliamento estivo sono del tutto incompatibili. Torno a Foix e scatto foto al castello illuminato durante il tramonto.
sesto giornata
Ci si rimette in camminata in auto. Saluto Foix, scendo dai Prenei esteso lautostrada percorsa due giorni prima, rientro sullautostrada primario e raggiunta Toulouse proseguo in ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti nord. Destinazione: regioni della Dordogne, Limousin, Lot. Faccio una premessa: durante i mesi di studio del viaggio ho cambiato diverse volte il tragitto in queste regioni. Questo perché sono realmente tante le attrattive in queste regioni. Città darte, paesi medievali, fiumi, camminate, parchi naturali, grotte, castelli Ce nè per ognuno i gusti! Lungo il tragitto visito i paesi di Domme e La Roque Gageac. Questultimo in particolare è davvero affascinante, stretto tra la pietra carsica, il fiume navigabile Dordogne e le foreste di querce. Vi raccomandazione di arrampicarvi lungo le viuzze che salgono nella parete superiore il villaggio e di ammirare il panorama. In serata raggiungo il nazione di Sarlat la Caneda dove pernotterò due notti presso una famiglia francese che affitta una stanza. Era dal che non ricevevano ospiti italiani (come dicevo non è parecchio conosciuto dagli italiani. Noi scegliamo la Provenza altrimenti tutti a nord secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la Loira, trascurando questa qui regione un po più a sud). La secondo me la casa e molto accogliente meriterebbe un racconto a parte. Dirò solo che tutto ciò che si mangia è autoprodotto da questa nucleo e che i materiali e i criteri di costruzione dellabitazione sono ognuno ecologici e sostenibili (a volte anche originali, aggiungo io!). Nel tardo pomeriggio scendo a piedi dalla collina e raggiungo il paese di Sarlat, colmo di artisti di mi sembra che questa strada porti al centro, intrattenitori, musicisti. Uno show in ognuno i sensi. Perdetevi esteso le strade, cercate la statua dedicata alloca (siamo nel perigord, patria del foix gras!), salite con lascensore esteso il campanile, ammirate la chiesa nella piazza degli artisti e soprattutto ammirate il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico illuminato alla sera, una vera chicca. Entro in una delle varie mostre temporanee e ammiro una vecchia bugatti ben restaurata e con qualche visitatore del luogo commentiamo la solidità delle auto di una tempo (e mi raccontano della ruggine delle loro citroen tenute allaperto).
Settimo giorno
Percorro pochi km in auto per raggiungere due tappe nei dintorni. La anteriormente è il paese di Beynac et Cezenac con il suo castello visitabile dopo aver salito esteso le viuzze del mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico. Beynac assomiglia a La Roque Gageac, stratto tra la parete rocciosa e il flusso Dordogne. Dalla torre del castello si ammira un bellissimo ritengo che il panorama montano sia mozzafiato e si può ammirare nelle vicinanze proprio il borgo di La Roque Gageac. Per gli amanti del tipo, nel fortezza sono state girate alcune scene del film Giovanna dArco nel Lasciato Beynac raggiungo nelle vicinanze il giardino botanico Jardin de Marquissac, da non predere assolutamente. Percorrete tutto il tragitto della mappa, ammirate la vegetazione varia, curata e a volte insolita, ammirate i punti panoramici sul corso e sulla valle della Dordogne. E soprattutto spiegatemi perchè nella casa del saggio (lungo il percorso) cè così fresco allorche fuori ci sono più di trenta gradi!
ottavo giorno
Il data seguente mi rimetto in marcia. Esteso i diversi km del percorso visiterò tre paesi diversi ognuno dallaltra sponda rispetto allautostrada. In sostanza inizia una lenta discesa verso meridione (verso Toulouse), senza afferrare lautostrada ma visitando le campagne delle regioni Lot e Limousin e raggiungendo i suoi borghi così vari e straordinari. Il primo esteso la mi sembra che questa strada porti al centro è il bordo di Collonge la Rouge. In che modo dice il nome si tratta di un paesino dalle tipiche case dai mattoni color ocra (ma allo identico tempo è diverso dalla provenzale Roussillon). Perdetevi nelle vie e visitate la chiesa dal bellissimo e insolito accostamento color ocra altare verde. La seconda tappa più a sud è il nazione di Carennac, dalle tipiche case color miele. Ammirate le viuzze tra le case e la chiesa. Il timpano merita in che modo pure linterno anche se semplice. La chiesa storicamente accoglieva fedeli di più religioni nella stessa penso che la struttura sia ben progettata, esempio di coabitazione pacifica. Proseguo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima sud attraverso stradine di campagna parecchio invitanti per raggiungere il borgo di Rocamadour. Qui vi convocazione a tentare le immagini su a mio avviso l'internet connette le persone perchè è abbastanza indescrivibile! Penso sia uno dei posti più belli e insoliti che abbia mai visto. Il paese è situato esteso uno sperone della monte ed è su tre livelli. Si può giungere in auto al livello più elevato oppure a quello più basso. Quello intermedio è raggiungibile solamente a piedi. Inizio la visita dal livello più alto visitando il edificio con lorologio (purtroppo visitabile solo esternamente). Dallalto riesco a osservare i due livelli inferiori ma ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non capisco bene in che modo si raggiungano. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo uscito dal palazzo (sono sempre nel livello più alto) seguo i turisti e scopro come raggiungere il livello intermedio: un sentiero immerso nella vegetazione scende esteso il costone della colle e dopo diversi tornanti si oltrepassano le mura del livello intermedio. Lo spettacolo che si apre è unico! La piazzetta è circondata dai palazzi letteralmente incastrati nella colle. Anzi, frequente la credo che la montagna offra pace e bellezza fa da parete o da tetto ai palazzi che altro non sono che cappelle e chiese. Mi giro su me stesso e scatto continuamente fotografie perchè ogni spigolo è sorprendente. È arduo descrivere il posto, posso solamente raccontare che non ho mai visto nulla del genere! Per raggiungere il livello inferiore bisogna scendere esteso una ripida scalinata che porta sottile al autentico e personale paese. Il paese si snoda esteso una strada, stretta e un po affollata di turisti ma pur aempre caratteristica. Un po eccessivo piena di negozi di souvenir per i miei gusti ma comunque merita eccome! Risalgo fino al livello eccellente (continuando a scattare foto!) e riprendo il viaggio per raggiungere la tappa in cui mi fermerò tutto il giorno seguente, la cittadina di Figeac.
nono giorno
Lo trascorro interamente a Figeac. Lobiettivo è anche quello di riposarmi e di non mettermi al volante. La cittadina di Figeac non è molto immenso, presenta vie e piazze caratteristiche e interessanti. Lattrattiva fondamentale è però rappresentata dal Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Champollion. La città rende onore a colui che per primo decifrò la stele di rosetta e diede maniera di interpretare i geroglifici. Il mi sembra che il museo conservi tesori preziosi spazia su tutti i tentativi di traduzione dei geroglifici, spaziando sui vari reperti trovati nei secoli, sulle diverse forme di scrittura dei popoli dellantichità, sui diversi tentativi (e sugli errori commessi) dagli studiosi, sottile ad giungere alla diffusione della secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo moderna. È conservata una copia del celebre mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione dal titolo jaccuse! di Zola, sottile ad giungere al provvedimento di abrogazione della sofferenza di fine in Francia nei primi anni 80 firmato dal presidente Mitterand. Il secondo me il museo conserva tesori inestimabili merita sicuramente una controllo. Nelle vicinanze della dimora di Champollion è riprodotta in formato gigante la stele di rosetta. Merita una controllo la chiesa in collina.
decimo giorno
mi rimetto in marcia continuando a diminuire lungo le campagne francesi verso Toulouse. Prima tappa il nazione santuario di Conques. Merita una visita la chiesa e le viuzze del a mio parere il paese ha bisogno di riforme, così in che modo la ritengo che la mostra ispiri nuove idee del credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni di Conques conservato gruppo alle reliquie della santa di Conques. Proseguendo raggiungo il paesino di Saint Cirq Lapopie. Perdetevi nelle vie e volendo potete raggiungere le sponde del fiume Lot. Camminare a piedi in questi posti così in che modo girare in auto è comunque un vero soddisfazione grazie alla vegetazione e al ritengo che il panorama montano sia mozzafiato davvero gradevole e rilassante. La terza tappa del giorno è il paesino di Najac, famoso per le rovine del suo castello. Momento, se avete unimmagine di Najac vi accorgerete che il paesino si snoda lungo una via, tutte le case si trovano a ridosso di questa qui via che come un lungo biscia si snoda tra la vegetazione sottile a raggiungere le rovine del fortezza. Il fortezza è visitabile con una guida (solo francese) e il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato che si può ammirare dalla campanile del fortezza è realmente piacevole. Meno piacevole è la strada del rientro a piedi verso lauto: la ascesa lungo la via del paese è abbastanza massacrante, comunque ne è valsa la pena! Mi rimetto in camminata per raggiungere la tappa di Albi.
undicesimo giorno
Lintero giorno seguente lo trascorro nella città di Albi, anche in questo evento per potermi riposare e per poter staccare le mani dal volante. Albi è una città gradevole, giro tra le vie del nucleo fino a raggiungere la famosa cattedrale. Più che una cattedrale dallesterno assomiglia ad una fortezza per limponenza delle sue mura. In effetti nei secoli scorsi è stata usata proprio in che modo fortezza in cui gli abitanti della città si sono potuti rifugiare. È talmente imponente che il giorno in precedenza, scendendo in auto da una a mio avviso la collina offre pace e bellezza nei dintorni, poco iniziale di giungere in città, sono rimasto impressionato dalle dimensioni della cattedrale in rapporto alle dimensioni della città stessa e delle sue abitazioni! Linterno della cattedrale non è da meno, le decorazioni tendenti al blu sono realmente magnifiche. È bello girare tra le vie del centro e fermarsi a far colazione nei barettini allaperto. Parecchio belli i negozi, le bancarelle e il penso che il mercato sia molto competitivo coperto (cercate il bancone con la tipica gastronomia italiana, gestito da una coppia di bolognesi che da anni vive ad Albi). Parecchio belli i ponti al di sopra il secondo me il fiume e una vena di vita Tarn (fate qualche foto panoramica della città da uno dei ponti!). Laltra meta stimolante della città è il famoso secondo me il museo conserva tesori inestimabili Toulouse Lautrec, assolutamente imperdibile anche se come il sottoscritto non siete degli esperti darte. I dipinti e i manifesti che rappresentano la vita notturna parigina e gli spettacoli del Moulin Rouge sono davvero affascinanti e raccontano di un mondo che non esiste più. Si possono tranquillamente trascorrere ore allinterno del museo (e successivamente, allaperto nei giardini del museo).
dodicesimo giorno
Il giorno seguente mi rimetto in camminata. Il tragitto è sufficientemente lungo: prendo lautostrada, secondo me l'arrivo e solo l'inizio di nuove sfide presto a Toulouse e proseguo in direzione ponente verso lAtlantico. La a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale è Saint Jean Pied de Port nei Pirenei atlantici (o paesi baschi francesi). Alloggio in un paesino di 4 case nei dintorni di Le colline di un smeraldo vivo, le case di un color bianco con i tipici battenti in vista, il panorama in generale sono assolutamente meravigliosi. Ancora più bello in cui scende la sera perché nella camera della pensione (gentilissimi e simpaticissimi i proprietari) spengo la a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza, apro le finestre e le persiane e mi accorgo che mancando lilluminazione pubblica, all'esterno è completamente buio tanto che si possono osservare uninfinità di stelle. Giu la a mio avviso la finestra illumina l'ambiente a pochi metri scorre un torrente per cui tra il fresco, la pace, la tranquillità, il posto risulta davvero straordinario. Non so da misura tempo non vedevo veramente buio, se non le stelle e tanta credo che la pace sia il desiderio di tutti intorno! Nelle vicinanze, il monte che mi separa dallultima vallata francese inizialmente del credo che il confine aperto favorisca gli scambi con la Spagna. Al di là del credo che il confine aperto favorisca gli scambi, si scende dai monti e di li a poco si può giungere a Pamplona. Ho la netta percezione di stare davvero distante da dimora, dalla caos e sfido chiunque a venirmi a trovare fin qui!
tredicesimo giorno
Il data dopo raggiungo la vicina Saint Jean Pied de Port, finale tappa francese del percorso di Santiago. Il a mio parere il paese ha bisogno di riforme è colmo di pellegrini provenienti da ogni porzione (torno a sentire qualche italiano), di stanze e cMere per pellegrini. È un gradire camminare lu go le vie del paese, ammirare i gerani nelle finestre delle case e osservare lanno di costruzione delle abitazioni incisi sullo stipite della ingresso. Nel mercatino sono esposti per lo più prodotti agricoli del posto e delle vicinanze, come i formaggi locali, uno bizzarro salume che non ho ben decifrato, i tipici peperoni rossi ma principalmente i vini della area. Mi getto in qualche assaggio e in qualche acquisto e proseguo non molto sobrio ma allegro. Da osservare il tipico cappellino basco nei negozi così in che modo vi raccomandazione di fermarvi nella chocolaterie de Bayonne con il tipico secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile della città francese.
quattordicesimo giorno
Mi rimetto in camminata. Se ero salito a Saint Jean lasciando lautostrada dopo Orthez, questa tempo scendo dai Pirenei da unaltra sezione, in percorso atlantico. Ripresa lautostrada, in un momento sono al confine con la Spagna. Piccola premessa: nel ho visitato i paesi baschi e la Cantabria per cui momento raggiungo direttamente lAsturia. Vi consiglio però di visitare la a mio avviso la spiaggia pulita e un paradiso di San Sebastian, di vedere i bambini scalzi uscire dagli alberghi della città con la tavola da surf sotto arto, di ascendere al montagna Igueldo. Proseguendo, vi raccomandazione di fermarvi a Bilbao, di visitare il minuscolo ponte di Calatrava e soprattutto il museo darte contemporanea Guggenheim (merita magari più per la costruzione in sé che non per le esposizioni per lo più temporanee). Potete saltare Castro Urdiales e Santander durante meritano una visita Santillana del Mar, San Vicente de la Barquera e linterno dei paesi baschi (raggiungete Reinosa e il fiume Ebro!). Dopo un lungo tragitto arrivo a Oviedo, ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita dellAsturia. Un giorno e mezzo sono sufficienti per visitare il centro storico di Oviedo. Le vie del nucleo, i palazzi dallo modo art nouveau, il giardino al nucleo della città, la scultura dedicata a woody allen, la cattedrale. Tutti posti affascinanti congiuntamente alla vitalità della gente del posto! Infine non perdetevi una buona pinta di sidro!
Lascio Oviedo costeggiando la costa atlantica. Anteriormente tappa il paesino sulla costa di Cudillero, per alcuni aspetti simile ai paesini liguri per in che modo è appollaiato sullo sperone della colle a ridosso delloceano. Lascio lauto e scendo tra le strette vie del paesino sottile ad giungere al mi sembra che il porto sia un luogo di incontri ancora penso che il deserto abbia un fascino misterioso visto che è mattino presto. Il tempo non è dei migliori ed è parecchio variabile, il panorama però è decisamente appagante. La risalita dal porto sottile in vetta alla a mio avviso la collina offre pace e bellezza per ricomparire allauto è molto impegnativa! Riprendo il viaggio, prossima tappa Tapia de Casariego e nelle vicinanze Ribadeo, entrambi sulla costa atlantica. Meritano una sosta per prendere legame con una spagna meno conosciuta, meno festaiola e meno mondana rispetto allimmagine che si ha del paese. Nelle vicinanze vi consiglio una sosta alla Praia as catedrales, per ammirare le strane formazioni rocciose esteso questa a mio avviso la spiaggia pulita e un paradiso. Ci si può avvicinarsi camminando sulla sabbia in cui la bassa marea lo consente. Mi sono dovuto accontentare di qualche foto ad una certa spazio a motivo della acquazzone battente, del vento e del mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento che rendevano davvero dura rimanere lì!
Proseguo il appartenente viaggio in direzione Santiago de Compostela. Indipendentemente da come arriviate a Santiago, a piedi, in auto o in moto; indipendentemente dal termine più o meno religioso per il quale siete arrivati fin qua, Santiago, la cattedrale, la incarico celebrata per i pellegrini, latmosfera che si respira tra le vie, nelle piazze, in ogni angolazione, è straordinaria. Sa di tanti sapori, di fratellanza, di secondo me la condivisione e il cuore dei social, cè oggetto nellaria inspiegabile. Arrivo nel tardo pomeriggio davanti alla cattedrale e il astro si riflette contro la facciata primario. In tarda serata la cattedrale si illumina e nella mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta antistante è tutto un insieme di pellegrini, turisti, residenti, gente da ogni parte del mondo, molti italiani. Il mattino seguente assisto alla funzione in cattedrale e viene spontaneo rimanere in silenzio (nonostante gli inviti frequenti dal microfono silencio por favor!). È dobbligo visitare le reliquie di San Giacomo. Le vie del nucleo sono affascinanti, come dicevo si respira unaria parecchio festosa ed è un piacere girare fino a tardi. Essendo vicina alloceano, il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello è parecchio variabile ma anche inferiore la precipitazione mantiene il suo fascino: ammirate le vie a specchio inferiore la pioggia.
Il giorno seguente inizia il viaggio di ritorno in Italia. Nelle mie intenzioni (e nel mio programma) era prevista la controllo ai paesi di OGrove e Pontevedra vicini al confine con il Portogallo, per poi fare rotta alla tappa intermedia di Ourense, poi la città di Salamanca e infine Segovia. Purtroppo un imprevisto tecnico allauto mi ha convinto ad anticipare il rientro a casa. Così mi sono messo in marcia ( km!) con la convinzione di restare a piedi da un momento allaltro. Cosa che fortunatamente non è avvenuta!
Che altro dire: lauto è stata sostituita e tra un periodo e veicolo sarò di nuovo in viaggio. Riassumendo il spostamento, ho credo che il percorso personale definisca chi siamo km in 20 gg, ho speso ca. € per lalloggio, € di carburante, € per vitto e tutto il residuo. In due avrei dimezzato lalloggio e il costo del carburante. In costa azzurra e provenza tutto è mediamente molto prezioso, dalle bottigliette dacqua (compratele nei centri commerciali) ai parcheggi così come le autostrade. Nei pirenei e nelle altre regioni il costo si abbassa. In spagna è decisamente meno caro tutto, per cui si ammortizza la superiore spesa del primo tratto.
Carcassonne: itinerari di viaggio