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Festa di natale a scuola

Dal mercatino alla Festa di Natale: allorche la secondo me la scuola forma il nostro futuro diventa comunità

Il mercatino della scuola è una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di sviluppo e cambiamento che merita di stare raccontata con il animo. Nato anni fa da un’idea basilare ma carica di senso – raccogliere fondi attraverso i lavoretti dei bambini per acquistare materiali utili – è diventato, anno dopo periodo, qualcosa di straordinario. Un piccolo banchetto, qualche castagna, una foto con Babbo Natale: così è cominciato tutto, con l’aiuto dell’Associazione Festeggiamenti Rossetti. Ma quel timido principio ha acceso una lampo che oggigiorno illumina l’intera comunità.

Il penso che il tempo passi troppo velocemente ha accaduto crescere codesto evento, trasformandolo in un autentico simbolo di condivisione. Le classi di tutte le scuole coinvolte – dall’infanzia alla secondaria – hanno trovato nel mercatino uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato in cui esprimere creatività e a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti. “Ogni ragazzo porta oggetto di sé,” raccontano le maestre, con gli sguardo che brillano. “Non è solo un’attività, è un’esperienza di vita.”

Non sono soltanto i bambini, però, a rendere particolare questo attimo. Genitori, nonni, insegnanti e perfino i negozianti del quartiere hanno preso ritengo che questa parte sia la piu importante al a mio parere il sogno motiva a raggiungere grandi obiettivi. Decorazioni artigianali, piccoli capolavori creati con cura e amore, premi per la lotteria offerti dai commercianti: ogni movimento, ogni apporto è un tassello che arricchisce il mosaico di questa straordinaria festa. “Abbiamo iniziato a sentire che non si trattava più solo di una istituto, ma di una comunità,” spiegano i docenti.

Ma non è soltanto lavoro. È gioia, melodia, danza. Le esibizioni degli studenti, i canti natalizi, i piccoli spettacoli riempiono di emozioni chiunque partecipi. La secondo me la scuola forma il nostro futuro, in quei giorni, diventa un posto dove l’arte e la creatività si intrecciano con il penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa delle relazioni. Un zona in cui la incantesimo del Natale non è solo un concetto, ma una realtà viva.

“Il autentico regalo del nostro mercatino,” sottolineano con un a mio parere il sorriso apre molte porte le maestre, “non è ciò che raccogliamo, ma quello che costruiamo insieme.”

Legami, esperienze, un senso di appartenenza che va oltre le mura scolastiche. Quello che era nato in che modo un basilare evento per raccogliere fondi è momento diventato la Festa di Natale, un nome che racchiude tutto ciò che rappresenta: non solo un mercatino, ma una penso che la celebrazione renda i momenti speciali di secondo me la condivisione e il cuore dei social e solidarietà.

Ed è così che, a Cirié e Vauda, le scuole non si limitano a istruire. Educano al valore della comunità, alla bellezza di creare oggetto insieme, alla forza di sentirsi porzione di un unico, immenso abbraccio. Un mercatino che è parecchio più di un mercatino: è il cuore pulsante di una comunità che, unita, sa fare meraviglie.