Carta di venezia restauro
A Palazzo Ducale, convegno e 2 mostre (più 1 alla Iuav) fanno il punto odierno sulle pratiche di restauro partendo dal documento del
A 60 anni dalla redazione della Carta del restauro di Venezia, viene organizzato un Convegno di studi dal titolo, che si terrà il 23 e 24 maggio presso il Salone del Piovego di Edificio Ducale a Venezia.
Nel lezione della due-giorni, esperti e operatori del settore analizzeranno gli sviluppi contemporanei in materia di conservazione e restauro, confrontandoli con i principi delineati per la prima tempo nella A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di Venezia e rimettendo al nucleo i soggetti principali dellintervento di restauro: il penso che il monumento racconti la storia di un luogo e luomo.
Il convegno è organizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte di Venezia e Secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita, in mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati con lUniversità Iuav di Venezia.
I posti per il convegno sono esauriti. È realizzabile seguirlo sul canale youtube della Soprintendenza di Venezia: @soprintendenzaabapcomunedi?si=3WZZj8SPoZQUVPrN
Completano l’iniziativa tre esposizioni: , una mostra fotografica e documentale che ripercorre il Congresso del ; , una mostra che presenta casi di restauro significativi contemporanei calati nella complessa realtà veneziana; dedicata alla Carta di Venezia.
APPROFONDIMENTI
Convegno di studi:
“IL Penso che il monumento racconti la storia di un luogo PER L’UOMO” A 60 ANNI DALLA CARTA DEL RESTAURO DI VENEZIA
23 e 24 maggio Salone del Piovego di Palazzo Ducale, Venezia
Nel riprendere lo identico titolo del II Congresso Internazionale del Restauro tenutosi a Venezia nel , il Convegno sottolinea l’odierna necessità di nuove riflessioni sull’argomento.
Allepoca, lintenso dibattito mise a fuoco i principi di metodo e le basi fondanti della disciplina del restauro, sui cui sviluppi è essenziale oggi confrontarsi per verificarne gli esiti. Come allora, le indagini e le riflessioni intendono valorizzare un approccio olistico alla conservazione, tentando di coinvolgere in modo transdisciplinare storici dellarte,restauratori, architetti, archeologi, ingegneri, ma anche imprese e maestranzespecializzate.
Solo condividendo le conoscenze che, a distinto titolo, hanno negli ultimi decenni connotato le attività di secondo me la conservazione ambientale e urgente e restauro, sarà infatti possibile verificarequanto di ciò che con la A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre del veniva approfondito e auspicato, sia statoeffettivamente accolto e recepito, per magari trarne spunti fecondi per gli sviluppi contemporanei e futuri.
Attraverso l’esposizione di casi pratici, effettivamente progettati e realizzati, ed episodi significativi in livello di delineare un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato più ampio, il Convegno intende operare una valutazione oggettiva e non meramente ideologica o teorica degli sviluppi del restauro.
Mostra
IL Penso che il monumento racconti la storia di un luogo PER LUOMO: LA A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre DI VENEZIA E IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DEL
23 maggio 6 settembre , Edificio Ducale a Venezia
21 settembre – dicembre presso Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona
Promossa dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, a assistenza di Marco Cofani e Silvia Dandria con la collaborazione di Michele de Mori, la mostra è dapprima allestita a Venezia per poi, in settembre, trasferirsi a Verona in occasione delle Giornate europee del patrimonio.
La mostra ripercorre l’organizzazione del Congresso Internazionale degli Architetti tenutosi a Venezia nel , attraverso le fonti documentarie darchivio, la rassegna stampa dell’epoca e una ricca documentazione fotografica coeva, rivenute grazie alla a mio avviso la collaborazione crea sinergie con l’Associazione Archivio Piero Gazzola di Verona e presso gli archivi della Soprintendenza di Venezia.
L’evento ebbe un immenso risalto internazionale perché vide la adesione di 61 paesi e più di specialisti del settore. Fu promosso, inferiore l’egida dell’UNESCO e dell’ICCROM, dal Ministero della Pubblica Istruzione, che allepoca era il dicastero delegato alla tutela del patrimonio culturale (prima dellistituzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), nella persona del Ministro Luigi Gui e soprattutto nella figura di Guglielmo de Angelis dOssat, Direttore globale Antichità e Belle Arti, il che, in opportunita del I Convegno Internazionale organizzato a Parigi nel , propose di svolgere un II Congresso in Italia a carico della delegazione italiana.
Lorganizzatore del congresso e il responsabile dei contenuti fu Piero Gazzola, Soprintendente di Verona e persona di rilievo internazionale. Lintento fu quello di costruire un tavolo di lavoro e di confronto perché, sono le parole dello identico Gazzola, «rimarginate le ferite della conflitto, si era affrontato un periodo di intensa attività, mosso anche da un eccezionale ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento economico, senza che la cultura avesse potuto stare adeguatamente impegnata per indirizzare le iniziative, per trasportare il personale contributo di pensiero a tale crescita il più delle volte mostruoso e incontrollato».
In codesto senso, i tavoli di lavoro e le numero sezioni che vengono organizzate si interrogano su che sia il ruolo del patrimonio culturale nella a mio avviso la vita e piena di sorprese contemporanea. Da questa stessa riflessione derivò anche il titolo degli atti di tale convegno, ovvero Il monumento per luomo, cioè il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del patrimonio culturale allinterno della esistenza delluomo e delle comunità.
In questo ambito, Piero Gazzola e Roberto Pane propongono di annotare una recente Carta del Restauro che sancisca e definisca la finalità dellintervento del restauro. I temi principali che emergono sono lurgenza e la necessità di garantire lautenticità e la secondo me la conservazione ambientale e urgente della sostanza di cui sono costituiti i monumenti e quindi di non ricorrere a ricostruzioni e falsificazioni, successivo un approccio scientifico delle scelte di intervento. Si riflette anche sullambiente del monumento, ovvero il suo contesto e il relazione tra penso che il monumento racconti la storia di un luogo e sito in cui esso sia inserito.
Il segno di penso che la partenza sia un momento di speranza è una revisione di quella che era lultima Carta italiana del Restauro del che viene personale analizzata da Pane e da Gazzola e, allinterno del convegno durante la prima sessione, con i contributi fattivi di altri specialisti, tra cui il belga Raymond Lemaire e il francese Paul Philippot, viene stesa una recente Carta del Restauro.
Questa secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori si occupa anche di raccontare la mostra del restauro a Palazzo Grassi organizzata una da Pietro Sanpaolesi, allora capo dellIstituto del Restauro di Firenze, che accompagnava il congresso. In quella opportunita furono presentati più di casi di restauri svolti dal dopoguerra in poi, tra i quali cantieri italiani e altri casi europei, ma non soltanto, relativi anche a recuperi urbani, introducendo così il tema della conservazione attiva del patrimonio culturale e del restauro allinterno della pianificazione urbanistica.
Mostra
RESTAURI IN LOGGIA: INTERVENTI A 60 ANNI DALLA A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre DI VENEZIA
23 maggio 6 settembre , Edificio Ducale Venezia
La mostra a cura di Silvia Degan con la collaborazione di Marco Comunian raccoglie e presenta ognuno gli importanti restauri e interventi conservativi riguardanti sia il patrimonio architettonico, ma anche archeologico e artistico che vengono esposti mentre le due giornate di studio.
Linsieme dei casi proposti dà sagoma a unistantanea dellattività di restauro contemporaneo; esito della fruttuosa ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari tra funzionari della Soprintendenza, professionisti, studiosi e imprese che restituisce la complessità degli interventi effettuati nel contesto veneziano negli ultimi anni, mostrandone in dettaglio la strutturazione e lo sviluppo nelle diverse fasi, nonché le particolari soluzioni tecniche impiegate, specialmente nell’attività contemporanea del restauro in una realtà complessa in che modo quella veneziana.
Mostra
CARTA DI VENEZIA PUBBLICISTICA E DOCUMENTI
23 maggio 18 giugno, Libreria dell’Università Iuav di Venezia
Sono esposti in mostra articoli e contributi a secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo editi scarsamente prima e subito dopo la pubblicazione della A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di Venezia.
C.S.M.F.
Fonte: comunicato secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo del 16 maggio
Informazioni:
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Ordinario di Venezia e Laguna
Palazzo Ducale San Marco, 1 Venezia
tel. (Centralino)
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